ETNA PATRIMONIO DELL’UMANITA’
di Valentina Buccheri
Si diceva che Eolo, il re dei venti, li avesse imprigionati sotto le caverne dell’Etna. Secondo il poeta Eschilo, il gigante Tifone fu confinato nell’Etna provocando terribili eruzioni. Un altro gigante, Encelado, si ribellò contro gli dei, venne ucciso e fu bruciato nell’Etna. Su Efesto o Vulcano, dio del fuoco, della metallurgia e fabbro degli dei, si racconta che avesse la sua fucina sotto l’Etna, mentre i Ciclopi vi tenevano un’officina di forgiatura nella quale producevano le saette usate come armi da Zeus. Si supponeva che il “mondo dei morti” greco, il Tartaro, fosse situato sotto l’Etna. E ancora, pare che Empedocle, filosofo presocratico e uomo politico greco del V secolo a.C. si sia gettato nel cratere del vulcano. Si dice che quando l’Etna eruttò nel 252, un anno dopo il martirio di Santa Agata, il popolo di Catania prese il velo della Santa rimasto intatto dalle fiamme del suo martirio e ne invocò il nome, a seguito di ciò l’eruzione finì, mentre il velo divenne rosso sangue, per questo motivo i devoti invocano il suo nome contro il fuoco ed i fulmini. Re Artù risiederebbe, secondo la leggenda, in un castello sull’Etna, il cui celato ingresso sarebbe una delle tante e misteriose grotte che la costellano. Secondo una leggenda inglese l’anima della regina Elisabetta I d’Inghilterra ora risiede nell’Etna, a causa di un patto che lei fece col diavolo in cambio del suo aiuto per governare il regno.
Probabilmente basterebbe la ricchezza storica e culturale di tutte queste leggende per giustificare la decisione dell’UNESCO di eleggere l’Etna Patrimonio dell’Umanità, ma non si tratta solo di leggende. Cito di seguito solo poche righe della dettagliata motivazione ufficiale:
“L’Etna è il vulcano più attivo al mondo in termini di frequenza eruttiva. È il vulcano più alto d’Europa ed è il più grande vulcano basaltico composito, copre un’area di 1,178 km2 sul livello del mare, raggiungendo un’altezza di oltre 3,300 m. . Il vulcano è caratterizzato da un’attività vulcanica quasi incessante nei crateri sommitali e da frequenti colate laviche da crateri e fessure laterali. Quest’attività vulcanica è documentata da almeno 2700 anni. […] L’Etna allo stato attuale è il risultato di una complessa storia eruttiva che può farsi risalire a oltre 500.000 anni fa”.
Insomma 3000 anni di storia che lega “il Mongibello” al popolo etneo, un legame forte, primitivo, “di sangue”, che ha reso il vulcano una delle più grandi ricchezze locali.
-Valentina Buccheri
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L’azienda LAPILLI, costituita nel 2012, conduce un eccellente andamento di crescita proseguendo un’attività artigianale tramandata da una generazione, avendone ereditate le tecniche di lavorazione e le conoscenze sulle straordinarie peculiarità dalla Pietra Lavica dell’Etna.
Nella gestione dell’ attività d’ impresa, l’azienda si avvale di uno staff di collaboratori dotati delle competenze specifiche necessarie a gestire processi produttivi flessibili
per adeguarsi rapidamente alle variazioni di domanda che si perpetuano nei cicli stagionali e/o nelle variazioni di tendenza.
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